Programma

 

La Primavera de La Risonanza
Le sonorità del seicento


G. Legrenzi (1626 – 1690)
Sonata op. 2 no. 6 “La Raspona” per due violini e b.c.

D. Castello (1590 – 1658)
Sonata terza à due soprani, da Sonate concertate in stil moderno, libro secondo

G. B. Fontana (1589 – 1630)
Sonata no. 8 per due violini e b.c. da 18 sonate a 1,2,3 parti

G. Legrenzi
Sonata op. 2 no. 1 “La Cornara” per due violini e b.c.

D. Castello
Sonata quarta à due soprani, da Sonate concertate in stil moderno, libro secondo

G. A. Pandolfi Mealli (1630 – 1669)
Sonata op. 3 no. 6 “La Sabbatina” per violino e b.c.

G. A. Pandolfi Mealli
Sonata op. 3 no. 1 “La Stella” per violino e b.c.

H. I. F. von Biber (1644 – 1704)
Partia I per due violini in scordatura e b.c da Harmonia Artificioso-Ariosa
I. Sonata, II. Allamande, III. Gigue, IV. Aria, V. Sarabande-Finale


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LA PRIMAVERA DE LA RISONANZA
Isobel Cordone, Matteo Rozzi – violino 
Giorgia Zanin – tiorba 
Francesco Elgorni – clavicembalo 

Info

Il seicento italiano è stato un periodo ricco e innovativo per il repertorio strumentale. Il violino, in particolare, era uno degli strumenti che ha visto uno sviluppo molto significativo sia al livello tecnico che per la quantità di opere scritte esplicitamente per esso.
Il programma segue l’influenza della musica italiana nei paesi dell’Europa durante questo periodo. Partendo dal veneziano Dario Castello, uno dei pionieri dello stile della sonata strumentale, il viaggio continua con Giovanni Battista Fontana, Giovanni Legrenzi e Giovanni Antonio Pandolfi Mealli, tre autori italiani che hanno contribuito in modo notevole alla musica per archi e basso continuo.
Infine arriviamo alle opere di Heinrich Ignaz Franz von Biber: vertici della scrittura per violino che mostrano le enorme capacità degli strumenti attraverso virtuosismi e scordatura, creando una sonorità straordinaria.
La personalità di ognuno di questi musicisti si riflette nelle loro composizioni e offre al pubblico una fusione di tecnica strumentale e espressività. Il concerto offre al pubblico un’opportunità unica per ascoltare delle pagine più belle della musica strumentale. 
 

Discografia

Alcuni dei momenti più belli della mia vita musicale, li ho vissuti registrando. Qui trovate un elenco dei numerosissimi dischi che abbiamo prodotto: quelli che ho registrato da solo, quelli che ho fatto con pochi amici, e quelli con molti. Sono tanti, forse troppi, ma tanti sono gli anni che mi vedono calcare le scene, soprattutto con La Risonanza. La registrazione che ha significato di più per me? Le cantate italiane di Handel, senz’altro. Il disco che mi ha coinvolto di più emotivamente? Didone e Enea. Quello che mi appassiona di più? Quello che non abbiamo ancora registrato, ma a cui stiamo già lavorando!