Programma

 

La Risonanza Scholar 
INVIOLATA

Maistre Jhan (c. 1485 - ottobre 1538)
Missa super Inviolata, integra et casta es (ca. 1530)

Josquin Desprez (tra 1450 e 1455 - 27.08.1521)
Inviolata, integra et casta es (Mottetto, ca. 1500)

Anonymous
Inviolata, integra et casta es (Canto gregoriano, secoli XI-XII)
Da Missa de desponsatione Beatae Mariae Virginis
 


LA ACADEMIA DE LOS NOCTURNOS
Maria Bayley superius
Livio Ticli altus primus
Isaac Alonso de Molina altus secundus, direzione
Jan Janovcik tenor primus
Marcello Mazzetti tenor secundus
Bram Trouwborst bassus

 

Un'anonima messa in sei parti, sopravvissuta solo nel manoscritto noto come Cancionero de Gandia (E-Bbc MS 1166/1967), la quale, sebbene conosciuta nell'ambiente accademico, ha ricevuto pochissima attenzione da parte degli esecutori. 

La messa si basa sul famoso mottetto Inviolata, integra et casta es di Josquin Desprez. La procedura (chiamata parodia o imitazione) era una delle preferite tra i compositori del Rinascimento e rappresenta un omaggio a Josquin, reso dal nostro compositore anonimo. Diversi autori sono stati proposti dagli studiosi per questa messa: il più convincente finora è Maistre Jhan, musicista francese nato intorno al 1485 e attivo a Ferrara tra il 1512 e il 1538. 

Questo programma concertistico presenta la messa nel contesto di un Ufficio In desponsatione Beatæ Mariæ Virginis, una festività rara i cui propri canti gregoriani sopravvivono nello stesso manoscritto della messa polifonica. Inoltre, il concerto traccia la fonte di ispirazione per la messa attraverso il mottetto di Josquin, e ancora più indietro: alla sequenza gregoriana su cui il mottetto stesso si basa. 

La conferenza si terrà a Milano, presso l'Università degli Studi, Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali, via Noto 8, 20141 Milano, alle ore 10.30. 

La serie Scholar è supportata da Cariplo, MiC e Comune di Milano ed è in collaborazione con Unimi e Centro Studi Pergolesi. 

Info

LA ACADEMIA DE LOS NOCTURNOS è un ensemble che si dedica all'esecuzione storicamente informata del repertorio spagnolo del periodo dell'Età Moderna. Prende il nome e l'ispirazione da una famosa accademia letteraria del Siglo de Oro, attiva brevemente alla fine del XVI secolo nella città di Valencia. L'ensemble affronta la musica attraverso un dialogo diretto con le fonti originali e con una formazione flessibile di musicisti multidisciplinari (cantanti/strumentisti). Questo consente di esplorare un vasto repertorio che si estende su tre secoli di musica e che è stato eseguito in concerti e festival nei Paesi Bassi, in Svizzera, in Germania, in Francia e in Spagna. Le registrazioni pubblicate finora sono state dedicate al compositore spagnolo Bernhard Ycart, cantante della Cappella Reale di Napoli alla fine del XV secolo, e ai quartetti d'archi di José María Reynoso e Cayetano Brunetti (fine XVIII secolo). Le prossime pubblicazioni includono la ricostruzione dei solenni vespri del Corpus Domini nella cappella dei Re Cattolici e le toccate complete per violino e basso di José de Herrando. 


ISAAC ALONSO DE MOLINA insegna Musica Pratica (solmisazione, contrappunto improvvisato, notazione antica) presso il Conservatorio Reale dell'Aia. È fondatore e direttore dell'ensemble La Academia de los Nocturnos (dedicato alla musica spagnola). Si è laureato presso il Conservatorio di Valencia nel 2001/2002 in quattro materie (pianoforte, violoncello, musica da camera e teoria musicale), conseguendo successivamente una laurea triennale (clavicembalo) e due lauree magistrali (clavicembalo, direzione) con specializzazione nelle tecniche di direzione storica (maestro di cappella / maestro al cembalo) presso il Conservatorio dell'Aia. È stato invitato a insegnare e dirigere progetti di Musica Antica in altri conservatori olandesi (Amsterdam, Utrecht, Tilburg) e in vari master class estivi in Spagna (Valencia, Morella, Pastrana) e in Italia (Urbino). Dal 2019 è presidente del gruppo di lavoro sulla Musica Antica dell'Associazione Europea dei Conservatori (AEC).

Discografia

Alcuni dei momenti più belli della mia vita musicale, li ho vissuti registrando. Qui trovate un elenco dei numerosissimi dischi che abbiamo prodotto: quelli che ho registrato da solo, quelli che ho fatto con pochi amici, e quelli con molti. Sono tanti, forse troppi, ma tanti sono gli anni che mi vedono calcare le scene, soprattutto con La Risonanza. La registrazione che ha significato di più per me? Le cantate italiane di Handel, senz’altro. Il disco che mi ha coinvolto di più emotivamente? Didone e Enea. Quello che mi appassiona di più? Quello che non abbiamo ancora registrato, ma a cui stiamo già lavorando!